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Gli effetti dei decreti del Governo per il contenimento della diffusione del Coronavirus in Italia hanno costretto molti retailer a fare il conto con orari limitati, misure sanitarie da far rispettare, calo del flusso di clienti e il rischio di andare in contro a severe sanzioni. Condizioni che hanno spinto gli esercizi a chiudere autonomamente, anticipando in questo caso le istituzioni. La priorità, per tutti, è quella sanitaria. Mentre continuano le interlocuzioni fra associazioni e stakeholder per trovare una soluzione che vada bene all’intero settore del commercio al dettaglio. 

Di seguito, il BOLLETTINO DEL RETAIL aggiornato:

11 Marzo, ore 17.00 ->

  • Sport e coronavirus non vanno d’accordo. Così Cisalfa decide per la chiusura delle 150 attività sul territorio italiano. «Siamo una grande famiglia con oltre 3.000 dipendenti ed è giusto fermarci ora per guardare con serenità al futuro», ha affermato Maurizio Mancini, ad del network.
  • Il commento di Eurocommercial Properties: «Le conseguenze economiche e sociali di queste misure volte al contenimento dell’epidemia virale, sono destinate ad essere rilevanti. E’ evidente che in questo complesso contesto sia difficile stimarle e, con molta probabilità, non si riuscirà a trarre un bilancio complessivo se non nel medio periodo».
  • La catena di pizzerie Pizzium, con 17 punti vendita specialmente in Lombardia, ha deciso di tenere aperte le pizzerie di Via Anfossi, Via Procaccini, Via Vigevano e Via Doria a Milano (con il pranzo e il solo servizio delivery la sera). «Non abbiamo mai sottovalutato la situazione ma, allo stesso tempo, abbiamo cercato di contribuire alla serenità del cliente», ha spiegato Stefano Saturnino, ad della società.
  • Coin comunica che tutti i negozi (e l’HQ) a partire dal 12 marzo rimarranno chiusi per 10 giorni: «Al momento opportuno, Coin è pronta a tornare sul mercato più forte e determinata per riprendere le proprie sfide. Contando sull’ apporto dei propri eccezionali collaboratori e sulla fiducia della propria clientela», si legge nel comuncato.
  • Anche Crai fra le insegne GDO che attivano il servizio di consegna a casa della spesa gratuito.
  • La filiera agroalimentare risente dell’emergenza: al Foody Mercato Agroalimentare Milano, 3.121 ingressi (-11% degli accessi complessivi). L’approvigionamento è regolare ma per il 14 marzo, Sogemi valuta la chiusura.
  • Da oggi EasyCoop, il servizio di spesa online di Coop Alleanza 3.0, annuncia che poterà gratuitamente la spesa a casa di tutti i soci e i clienti con più di 65 anni d’età.

11 Marzo, ore 12.00 ->

  • Dal campo sportivo agli scaffali, la riduzione delle attività in palestre, piscine e all’aria aperta costringe Dechatlon a chiudere dall’11 al 13 marzo.
  • L’azienda specializzata in cosmetica Kiko ha scelto di chiudere 340 punti vendita sul territorio italiano.
  • Il gruppo Miroglio chiuderà temporaneamente a partire da oggi, e fino a quando la situazione lo richiederà, tutti i 900 punti vendita sul territorio nazionale. Si tratta dei negozi a insegna: Motivi, Oltre, Fiorella Rubino, Elena Mirò e Caractère.
  • Luisa Spagnoli chiude 150 store italiani fino al 3 aprile. «Gli imprenditori, in particolar modo, devono adattarsi velocemente e senza esitazioni ai nuovi modelli imposti affrontando in prima persona l’emergenza», ha affermato Nicoletta Spagnoli, ad e presidente.
  • «Nella speranza di riuscire a superare questo momento e ritornare a essere proattivi al più presto», il marchio di abbigliamento e accessori Manila Grace, nel portfolio di Antress Industry stoppa le operazioni fino al 3 aprile per le sue 13 boutique e i 6 outlet distribuiti sul territorio italiano.
  • Il comunicato di CNCC.
  • I ristoranti di Al Bacio

10 Marzo -> 

  • Geox comunica la chiusura di 150 store a gestione diretta in Italia
  • Saracinesche abbassate per i negozi a insegna Alcott e Guttridge, del Gruppo Capri. «La decisione è necessaria per il benessere dei nostri collaboratori e clienti. Ritengo sia opportuno fare la nostra parte per tutelare la collettività, in un momento così tragico e complesso per il nostro Paese» ha affermato Nunzio Colella, patron dell’azienda napoletana.
  • Unione Brand della Ristorazione Italiana, dall’appello #Milanononsiferma alla chiusura di 100 associati.
  • Boggi Milano, brand di moda maschile, ferma le attività dei propri punti vendita. Ma rimane attivo con un servizio online con delivery gratuito a casa per tutta la durata della chiusura del negozio.
  • Bullfrog chiude le 14 barberie in Italia. Promozioni per chi utilizza l’eCommerce.
  • Il comunicato di Confimprese.
  • Niente vetrina per le creazioni Thun che chiude i circa 200 negozi diretti, ma lascia attivo l’eCommerce.
  • Il brand Zuiki ha chiuso tutti i punti vendita: «Si tratta di una misura sicuramente drastica, la prima in Italia di questa portata, ma che abbiamo ritenuto necessaria», ha commentato Antonio Nacchia, managing director della Ennepi. Un messaggio diretto ai propri giovani clienti che potranno acquistare tramite l’iniziativa “La moda in prima linea” che contribuisce a sostenere un crowdfunding per il San Raffaele di Milano.
  • Con l’adesione di 100 brand nasce l’associazione temporanea Brand Parntenopei Riuniti. Obiettivo: chiusura volontaria dei propri esercizi per contrastare il virus.
  • La GDO in prima linea nell’assistenza ai propri clienti. Lo conferma Giorgio Santambrogio, ad di Gruppo VéGé: «Sebbene la filiera sia sotto stress, tutto è sotto controllo, non sussistono problemi di scarsità di beni alimentari e non è necessario l’accaparramento dei prodotti nei punti vendita della distribuzione moderna. Il ripristino delle scorte è continuo».

9 Marzo ->

  • Il Gruppo Calzedonia conferma la chiusura di 526 punti vendita sul territorio nazionale: «Poiché non vendiamo articoli di primaria necessità, ci è sembrato giusto cercare di fare quanto in nostro potere, per tutelare al massimo la salute dei nostri clienti e dei nostri dipendenti», ha affermato il fondatore Sandro Veronesi. In un’intervista al Corriere fa sapere che la scelta costa un terzo del fatturato italiano del Gruppo.

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