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La Germania alle prese con il Coronavirus costringe gli operatori turistici e commerciali a sospendere le operazioni in attesa di un pacchetto di aiuti che risponda alle criticità del settore.

Fra le realtà colpite, l’agenzia di viaggia e compagnia di trasporto TUI che il 16 marzo ha sospeso la maggior parte delle proprie operazioni. Contemporaneamente, il Governo sta lavorando sulle misure necessarie per rispondere alla crisi.

Il caso TUI

L’azienda tedesca TUI, che occupa 70mila persone a livello globale, ha deciso di sospendere la maggior parte delle proprie attività, sia quelle di trasporto (aerei e traghetti) che di ospitalità (hotel). La misura si è resa necessaria a fronte di costi di gestione su cui pesano i mancati introiti di prenotazioni saltate e viaggi cancellati. TUI si è già detta disponibile al rimborso o al reschedule, ma ha anche chiesto di accedere agli aiuti di Stato per garantire «il corretto supporto al business fino alla ripresa delle normali operazioni», si legge in una nota.

Le misure tedesche

Una speranza potrebbe arrivare dalle misure varate da Governo tedesco lo scorso 13 marzo. Un pacchetto di misure e aiuti pari a 500 miliardi di euro; il più grande stimolo all’economia dalla crisi finanziaria del 2008. In particolare, una delle iniziative adottate prevede la mora delle procedure per insolvenza avviate da quelle attività che non sono riuscite a resistere fino al decreto del Governo. Attualmente, infatti, le aziende che hanno problemi di cassa devono comunicarlo entro tre settimane.

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