Skip to main content

Acquisizione totale e delisting dalla Borsa di New York è il destino che attende Husdon Group. A determinarlo, la scelta della parent company svizzera Dufry AG di entrare in possesso delle quote rimanenti dell’azienda specializzata nel settore del convevience e travel essential all’interno di aeroporti e stazioni. 

L’operazione prevede la valutazione da parte di Dufry AG di 7,70 dollari per azione di Hudson Group e si inserisce all’interno della strategia di razionalizzazione e rafforzamento dell’azienda all’interno del core business rappresentato dal mercato travel retail.

I dettagli

Impegnata nel tentativo di semplificare la propria struttura operativa, l’acquisizione delle quote di Hudson Group genererà un risparmio di circa 20 milioni di franchi svizzeri nelle casse di Dufry AG. A supportare la transazione, che dovrebbe concludersi nell’ultimo quarto del 2020, un aumento di capitale che sarà sottoposto agli azionisti e verrà finanziato da un consorzio di istituti di credito. Il tutto per un costo totale di circa 311 milioni di dollari (che rappresenta un sovrapprezzo del 50,1% rispetto al valore delle quote Hudson al 18 agosto 2020).

Le dichiarazioni 

«Il delisting di Hudson è un’importante parte della nostra riorganizzazione e dovrebbe permettere a Dufry di realizzare un considerevole risparmio in termini di costi, sia attraverso l’attivazione di diverse sinergie e sia semplificando la nostra struttura operativa nonché eliminando la complessità e gli oneri di una quotazione separata. Una maggiore integrazione dei due brand, inoltre, accelererà il processo decisionale aggiungendo maggiore flessibilità ed efficienza al nostro business», ha commentato Julian Diaz, ceo di Dufry AG. In particolare, l’incorporazione di Hudson all’interno di Dufry enfatizza l’importanza del mercato Nord Americano che nelle intenzioni del management dovrebbe rappresentare il punto di partenza per la ripresa del business travel retail: «Continueremo a puntare su duty free e duty paid convenience store senza dimenticare lo sviluppo all’interno del settore food&beverage e concentrandoci sulle riaperture e le strategie di crescita», ha concluso Diaz.

Riproduzione riservata © retail&food