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Dopo l’annuncio di chiusura di 170 store a livello globale a causa degli effetti della crisi Covid-19, H&M è pronta ad abbassare le serrande di altri 250 punti vendita a partire dal 2021. Una scelta che segue il cambiamento delle abitudini di consumo degli acquirenti che preferiscono sempre più un fast fashion digitale.

Il processo di revisione del network H&M, già iniziato a luglio, prevede la rinegoziazione degli affitti commerciali di circa un quarto degli oltre 5.000 unti vendita. Un’operazione che porterà alla chiusura di 250 store nel prossimo anno.

Il contesto

Sebbene le vendite continuino il proprio cammino di ripresa, il retailer fast fashion svedese H&M sconta ancora un ritardo del -5% rispetto allo scorso anno. Una diminuzione determinata anche da un perimetro retail ancora parzialmente attivo, con 166 store (circa il 3% della rete) che non hanno mai riaperto a causa di misure di lockdown locali che appesantiscono alcuni mercati. Una situazione che, nei primi nove mesi dell’anno, ha fatto registrare profitti ante-tasse di 2,37 miliardi di corone con vendite a 134,48 miliardi di corone (in riduzione rispetto ai 171 miliardi messi a segno nello stesso periodo del 2019).

La decisione

«Il risultato delle nostre collezioni assieme a una serie di rapide e decisive azioni ci ha permesso di recuperare meglio di quanto ci si aspettasse», ha commentato in una nota il ceo Helena Helmersson. Il ritorno all’operatività di alcuni store, gli incoraggianti risultati delle vendite full price e le performance online, infatti, accendono la luce in fondo al tunnel del terzo quarto. Ma ancora non basta: «Un numero sempre maggiore di clienti si è approcciato al canale online durante il lockdown facendoci capire come apprezzino quell’esperienza conveniente e coinvolgente che si può trovare negli store in cui offline e online si compenetrano e si rafforzano a vicenda», ha continuato Helmersson. Da qui la decisione di accelerare gli investimenti nel digitale per trasformare più in fretta l’esperienza di acquisto H&M. Anche attraverso una razionalizzazione della rete brick&mortar.

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