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Intervista a Carl-Olav Scheible, ceo Europe di Clearpay.

Dopo lo sbarco in Spagna a settembre 2020, Afterpay ha lanciato ufficialmente sul mercato Clearpay: servizio buy now, pay later che punta a conquistare Millennial e Gen Z. Forte di un network di 55.400 retailer (tra cui piattaforme digitali del calibro di Asos, Amazon, ecc.), raggiunge circa 9,9 milioni di utenti al mondo, soprattutto donne (70-80%) con transazioni medie di 150 euro. Una proposta «sicuramente rafforzata» a seguito della crisi generata dal coronavirus, ha raccontato Carl-Olav Scheible, ceo Europe di Clearpay.

Carl-Olav Scheible, ceo Europe di Clearpay.

Quali mercati presidiate e in quali categorie merceologiche siete attivi?

Il nostro mercato principale sono gli Stati Uniti, ma è in Australia e Nuova Zelanda che, al momento, portiamo avanti più linee di business. Oltre ai prodotti moda e bellezza, là possiamo contare su un assortimento più maturo con referenze wellness, travel e salute. Inoltre, il sistema Afterpay può essere utilizzato per comprare biglietti aerei, occhiali da vista, abbonamenti in palestra e molto altro.

Come funziona il servizio di dilazione del pagamento?

In sostanza, Afterpay permette ai clienti di ricevere immediatamente i propri prodotti e pagare gli acquisti in quattro rate entro un periodo di tempo determinato; solitamente sei settimane. Senza costi aggiuntivi dovuti agli interessi. Nel caso si saltasse una rata, però, si riceverebbe una sanzione amministrativa e il temporaneo blocco dell’account. Detto diversamente, il nostro approccio prevede un ribaltamento del tradizionale sistema delle carte di credito per fare acquisti puntando a generare un circolo virtuoso fra rateizzazione, responsabilizzazione e sostenibilità.

Pensate che l’attuale crisi economica possa spingere altre realtà all’adozione di sistemi simili?

L’attuale clima economico ha portato con sé una maggiore attenzione a trend lungo i quali il mercato si stava già muovendo negli ultimi anni. Fra questi, ne cito alcuni: un forte spostamento verso l’eCommerce e la preferenza
per un pagamento a debito che a credito. A livello globale, i giovani utenti sono sempre più attenti ai costi di commissione, gli interessi, il revolving debt, ecc. Millennial e Gen Z che dimostrano una certa avversione verso il rischio finanziario. Un’esigenza a cui noi cerchiamo di rispondere fornendo un servizio di vero e proprio budgeting a favore di una spesa responsabile. D’altronde siamo nati sei anni fa per supportare i Millennial nelle loro abitudini di spesa già impattate dalla crisi del 2008.

Con il brand Clearpay siete appena sbarcati in Italia ed Europa Meridionale. Che prospettive di crescita ci sono?

Ad agosto abbiamo annunciato la nostra intenzione di acquisire la compagnia di pagamenti spagnola Pagantis, per una cifra vicino ai 50 milioni di euro, alla fine di velocizzarne l’espansione nella regione e capitalizzare la forte domanda da parte di consumatori e commercianti. L’acquisizione ha aiutato Afterpay a entrare nel mercato e identificare l’Unione Europea come il prossimo step logistico per l’espansione internazionale. Tre le caratteristiche principali che ci hanno convinto: tipologia di popolazione e bacino potenziali clienti, consolidati settori della moda e del beauty e un alto numero di utilizzatori di carta di debito. Nel prossimo futuro, inoltre, il mercato eCommerce europeo dovrebbe superare i 300 miliardi di euro.

Quali sono i vantaggi per un brand?

Attraverso Afterpay puntiamo a favorire una crescita delle vendite per i merchant riducendo le frizioni lungo l’esperienza d’acquisto online e garantendo maggiore flessibilità e potere d’acquisto al cliente. In media, grazie
all’implementazione di Afterpay, le conversioni dal browsing all’acquisto migliorano del 10-25% mentre il valore medio per ordine può raggiungere quote del +50% rispetto ad altri sistemi di pagamento.

Dal vostro punto di vista, che futuro può esserci per il retail fisico?

Dall’inizio dell’emergenza Covid è emerso chiaramente quanto sia importante per i retailer dare forma al concetto di omnicanalità. Superare le incertezze affidandosi alla tecnologia è cruciale per riaccogliere i clienti in negozio. E in questo senso Afterpay è già pronta ad affrontare il canale brick&mortar come sta avvenendo in Australia e Stati Uniti, e presto in Gran Bretagna.

N.G.

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