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Prosegue l’annus horribilis dei consumi fuori casa, che nella prima settimana di dicembre si fermano al 23% dei livelli pre-crisi. La ripresa è quindi rimandata al 2021.

Nella dinamica rilevata da CREST® Weeklies, l’indagine settimanale sui consumi fuori casa di The NPDGroup, si evidenzia come la ripresa del mercato della ristorazione in Italia si sia fermata a fine ottobre e, a partire da novembre, si sia verificata un’inversione di tendenza che ha portato a un calo progressivo, culminato nella prima settimana di dicembre con il dato più basso registrato da aprile.

La chiusura dei pubblici esercizi, dunque, seppur con regole differenti nelle diverse regioni, ha dato una brusca frenata ai consumi fuori casa e le consegne a domicilio e asporto non hanno compensato il divieto di consumare presso i punti vendita.

Il trend
Negli ultimi mesi i consumi fuori casa hanno seguito l’andamento della pandemia e, sottolinea la ricerca, già prima del secondo lockdown i consumatori avevano rallentato le loro visite presso i pubblici esercizi a fronte di un aumento dei contagi. La maggiore prudenza si è tradotta in maggiore ricorso alle consegne a domicilio anche nella fase precedente alla chiusura nelle regioni arancioni e rosse. Tuttavia, le consegne a domicilio, che rappresentano ad oggi il 12% della spesa complessiva fuori casa, non compensano le perdite del mercato che per la fine dell’anno avrà perso il 44% del valore del 2019.

«Nonostante i consumatori vogliano tornare a frequentare bar e ristoranti, l’attenzione alle norme di sicurezza è molto alta – dichiara Matteo Figura, direttore della divisioni Foodservice in NPD – Le nostre rilevazioni indicano infatti che l’81% preferisce locali che garantiscono la distanza sociale e che il 58% non frequenterebbe il posto se le norme di sicurezza non fossero rispettate».

La ripresa
Il secondo lockdown ha rimandato la ripresa, che, secondo le stime di NPD, ci sarà nel 2021. «I consumi fuori casa torneranno a crescere – continua Figura – ma una ripresa vera e propria ci sarà solo nel 2022 quando ci riavvicineremo ai livelli pre-crisi».

Le previsioni di NPD vedono un mercato in crescita nel 2021 spinto dall’aumento della spesa grazie al ritorno di occasioni di consumo più strutturate. I tassi di crescita nel 2021 saranno superiori al 30% ma purtroppo non sufficienti a recuperare le perdite del 2019.

Su ciò che ci aspetta, Figura sostiene che «la sfida per chi opera in questo settore sarà quella di guardare oltre il buio di questo inverno, in senso figurato e temporale. I consumi ripartiranno in primavera ma bisogna iniziare a immaginare un mondo nuovo, caratterizzato da nuovi modi di vivere il lavoro, il tempo libero e gli spazi urbani. Questa rivoluzione porterà i consumatori ad avere nuovi bisogni anche nei consumi fuori casa».

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