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Sempre di più concetti quali la sostenibilità ambientale e sociale, la prossimità e il mixed-use sono diventati centrali nel dibattito in seno al mercato immobiliare. Alimentati anche da importanti progetti di riqualificazione urbana promossi dalle amministrazioni comunali e da politiche nazionali volte alla progressiva riduzione del consumo del suolo. Nel solco di questo filone si inserisce, sin dalla sua nascita, la multinazionale Ceetrus, impegnata anche in Italia in importanti progetti di sviluppo sul territorio lombardo.

Ma con la fusione annunciata oggi tra Ceetrus e Nodi, entrambe facenti capo alla famiglia Muillez, le due aziende si apprestano a compiere un ulteriore passo avanti, abbracciando insieme un concetto nuovo di città del futuro.

L’annuncio è stato dato in particolare da Antoine Grolin (in fotografia), nel duplice ruolo di presidente di Ceetrus e presidente e fondatore di Nodi.

La nuova realtà, che prende il nome di Nhood, consiste in un gruppo di servizi immobiliari misti, attivo in 10 paesi, destinato a diventare uno dei principali attori di questo settore a livello internazionale.

L’obiettivo principale è quello di trasformare e rigenerare siti in luoghi di vita in cui sviluppare nuovi quartieri su terreni da riqualificare. Il progetto, che riunisce tutte le società immobiliari di Ceetrus e Nodi, darà vita a una società che si occuperà di gestire, animare, sviluppare e trasformare luoghi e siti in nuovi spazi di vita trasformando i modelli di business e retail. Una nuova realtà con una forte focalizzazione nei servizi, presieduta da Antoine Grolin, mentre la direzione generale per il mercato italiano e ucraino è affidata a Marco Balducci, già amministratore delegato di Ceetrus in entrambi i mercati.

Mission e numeri
Nello specifico la missione della nuova società sarà quella di realizzare e sviluppare siti e luoghi che tengano conto di un triplo impatto positivo – sociale, ambientale ed economico (Pianeta, Persone, Profitto) – in linea con gli SDGs, gli obiettivi previsti dall’agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile.

Nhood mira a integrare un’offerta completa di servizi immobiliari: lo sviluppo, la gestione patrimoniale, la commercializzazione e la promozione incentrata su prossimità, cultura e innovazione. Forte di 1.029 addetti distribuiti in 10 Paesi europei, un portfolio di 300 siti commerciali di cui 200 di proprietà, 30mila residenze e 40 progetti in via di sviluppo per un valore patrimoniale di quasi 8 miliardi di euro.

La nuova realtà prevede una crescita in termini di fatturato del +30% nel prossimo triennio, frutto dell’acquisizione del portafoglio clienti, il cui potenziale di sviluppo viene stimato in oltre 4 milioni di mq di cui circa la metà provenienti da soluzioni abitative e progetti di riqualificazione urbana.

L’identikit delle aziende
Nodi è una società immobiliare che opera all’interno del territorio francese con un fatturato di 679 milioni di euro relativo agli attuali 19 progetti che vedranno la luce nel 2022. La sua missione è sviluppare, promuovere, creare luoghi appaganti ed ecosostenibili in cui vivere e lavorare, in cui ogni spazio viene concepito valutando l’impatto ambientale, economico, sociale, a favore soprattutto delle classi sociali e dei lavoratori meno abbienti.

Il Gruppo Ceetrus è presente in 10 Paesi, con 295 centri commerciali e oltre 10.700 negozi, per un valore patrimoniale di 8 miliardi di euro e un fatturato annuo di 567 milioni di euro. In Italia Ceetrus è presente con 47 centri e 5 parchi commerciali sparsi in tutta la penisola, fattura 103 milioni di euro con un valore patrimoniale pari a 880 milioni di euro. Lo scorso luglio aveva annunciato un ambizioso piano di investimenti per 2,5 miliardi destinati a importanti progetti di riqualificazione urbana che vanno dall’immobiliare sia in ambito residenziale che uffici, retail fino a soluzioni di co-housing e co-working. Tra le nuove iniziative Merlata Bloom (Milano), Milanord2 (Milano) e TO Dream (Torino) concepite secondo modelli di business che tengono conto dell’evoluzione degli spazi urbani in risposta alle necessità dei cittadini, in linea con i nuovi stili di vita.

Le dichiarazioni
«La nascita di Nhood – dichiara Marco Balducci, amministratore delegato di Ceetrus – è destinata a diventare un attore fondamentale dei progetti di riqualificazione urbana per creare città più resilienti, ecologiche e con ampie possibilità di fruizioni a uso misto. Se il mercato immobiliare saprà accogliere la sfida di una sempre maggiore innovazione e integrazione di esperienze fisiche e digitali, allora il settore potrà giocare un ruolo da protagonista nello sviluppo delle città del futuro a misura d’uomo. Con questa nuova società – conclude Balducci – abbiamo accolto una importante sfida imprenditoriale che ci auguriamo porterà ad una crescita ed un’espansione duratura con ricadute positive per il mercato, i cittadini e l’intero sistema di stakeholder».

«Insieme realizzeremo luoghi misti destinati a rivoluzionare le città e il retail – spiega Antoine Grolin, presidente Nhood – luoghi che saranno a triplo impatto positivo e prossimi ai centri cittadini, nel raggio dei 15 minuti. Abbiamo costituito una società di servizi immobiliari dalle straordinarie risorse, di cui beneficeranno il territorio e l’intera cittadinanza grazie alla nostra trasversale expertise che va ad aggiungersi all’efficienza e all’affidabilità che ci caratterizza».

Etienne Dupuy, direttore generale di Nhood

«In ciascun sito – dichiara Etienne Dupuy, direttore generale di Nhood – interverremo per riqualificare in modo duraturo e sostenibile i luoghi che andranno a migliorare la vita delle generazioni future. Partendo dai territori, intendiamo progettare città e quartieri animati e dotati di collegamenti sia per i residenti che per i lavoratori pendolari. La nostra ambizione  è quella di sviluppare e offrire servizi innovativi relativi alla gestione delle risorse dell’intero territorio e dei singoli quartieri, creando luoghi di vita a triplo impatto positivo in una vantaggiosa sinergia per il maggior numero possibile di fruitori. Per raggiungere questo obiettivo ci siamo impegnati localmente a dar spazio all’ascolto, all’inclusione e alla mediazione».

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