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In un recente evento dedicato al marketing, abbiamo avuto l’occasione di scambiare quattro chiacchiere con Stefano Notturno.

Classe 1973, Notturno ha collaborato alla realizzazione delle prime brand community in Italia, tra Aprilia, Nutella, Henkel, Diadora, Panini e Chicco; nel 2005 fonda Olojin, un’agenzia specializzata, appunto, nella creazione di brand community, con la quale seguirà progetti per marchi quali Ikea, Johnson&Johnson, Jack Daniel’s e la neo acquisita Gardaland che sta raccogliendo grandi soddisfazioni in ambito di marketing relazionale.

La sua tesi provocatoria è che l’Italia sia l’Eldorado del marketing relazionale…

Negli ultimi anni, a causa di una bassa qualità della politica nostrana e di una congiuntura economica particolarmente dura, tra gli italiani serpeggia una pessima immagine del Belpaese. Bisogna abbandonare questo sport nazionale che è l’autocommiserazione: nel bel mezzo delle lamentele ci si dimentica che ci sono italiani che nel loro quotidiano sviluppano una creatività che in molti ci invidiano. Ma c’è anche un altro dato, proprio sotto il naso e che forse proprio per questo motivo non abbiamo ancora colto: il nostro paese percepito all’estero come l’Eldorado del marketing relazionale. Perché?  Siamo al primo posto nel mondo per penetrazione per abitante di Facebook, nonché primi in Europa per l’utilizzo di smartphone per la navigazione in Internet.  Insomma, che agli Italiani piacesse parlare, gesticolare e fare gossip era risaputo, ma pochi avevano calcolato cosa sarebbe accaduto ad un popolo come il nostro in piena rivoluzione digitale.

Come si traduce tutto ciò in termini di marketing? 

Succede sempre più spesso che progetti di marketing relazionale vengano lanciati prima in Italia e successivamente migliorati e replicati su scala internazionale: nel 2008, ad esempio, ho avuto l’onore e l’onere di realizzare la prima community al mondo per  IKEA, un progetto complesso che ha offerto spunti interessanti. A distanza di anni leggo che Disney rilascia la sua prima brand community della serie Violetta, e dove lo fa? In Italia. Area test? Preferisco pensare che siamo degli innovatori.

Come viene percepito dal grande pubblico?

Qualunque novità ci venga proposta la facciamo nostra, la usiamo a più non posso, restituiamo consigli, li offriamo agli altri, diventiamo immediatamante gli esperti per eccellenza di quel prodotto o servizio. E tutto ciò ha assicurato le condizioni ideali per la definizione di regole puntuali a favore del consumatore. Detto ciò urge che gli imprenditori lascino briglie sciolte ai manager, garantendo uno spazio per sperimentare online: le regole della rete non le ha ancora scritte nessuno perché è materia viva, in continua evoluzione.

Federico Fiorentini – BRD Consulting

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