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Pos contro Nfc. Una contrapposizione un po’ forzata che però sintetizza bene ciò che sta accadendo nel campo dei pagamenti per il retail.

Se anche in Italia sta finalmente decollando il conctaless, tramite smartphone e tablet, il “vecchio” Pos è tutt’altro che sul punto di farsi pensionare: malgrado sconti un utilizzo meno diffuso di quanto ci si aspetti (ma questo può essere anche visto come un vantaggio in termini di potenzialità future), il dispositivo si sta arricchendo di nuove funzionalità.

L’obiettivo in entrambi i casi è sempre lo stesso: facilitare gli acquisti senza contante, modalità che in Italia rappresenta ancora ben l’85% del totale (contro una media europea del 65%). I margini di crescita sono quindi enormi, benché vecchi e nuovi ostacoli si frappongano sulla strada della modernizzazione delle modalità con cui perfezioneremo i nostri acquisti.

È di questi giorni, ad esempio, la levata di scudi di alcune categorie di professionisti, che si oppongono all’introduzione dell’obbligo di rendere possibile ai loro clienti di saldare elettronicamente le loro parcelle (vedi annunciato sciopero di ingegneri e architetti). Nondimeno, l’evoluzione delle tecnologie (e la competizione tra esse) che faciliteranno (e renderanno più sicuro) lo shopping di domani, è in pieno svolgimento.

Massimo Andreis

L’articolo completo è pubblicato sul numero di dicembre 2013 di r&f: acquistalo sull’App Store oppure abbonati alla versione cartacea