Skip to main content

Secondo l’Istat l’anno appena concluso ha registrato il calo delle vendite al dettaglio più sensibile dall’inizio delle serie storiche comparabili, in sintesi da almeno il 1990. La flessione rispetto al 2012 è infatti quantificata nel 2,1%, con gli alimentari giù dell’1,1 per cento.

Gli unici a crescere nell’ennesimo annus horribilis sono stati, ancora una volta, i discount alimentari, saliti dell’1,6% a valore, mentre la grande distribuzione perde nel suo complesso l’1% in virtù delle performance negative di ipermercati (-1,9%) e supermercati (-1,3%). Peggiore, addirittura, è la situazione per il comparto non food: i negozi di vicinato arretrano di quasi tre punti, per la precisione perdono il 2,9 per cento.

E l’inizio del 2014 non sembra di buon auspicio: l’Istat ha certificato, infatti, che la fiducia dei consumatori a febbraio è tornata a diminuire, dopo il balzo positivo di gennaio.

riproduzione riservata © retail&food