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Se fosse vero che il fine giustifica i mezzi, allora, il vicepresidente di Gesap (società di gestione dell’aeroporto di Palermo), al secolo Roberto Helg, non sarebbe da considerare una persona disonesta. In fin dei conti la tangente chiesta a un esercente del settore ristorazione (pasticceria Palazzolo come riporta il sito di Repubblica) all’Aeroporto Falcone Borsellino di Palermo, del valore di 100mila euro, sarebbe servita in base a quanto da lui riferito agli inquirenti, a sistemare qualche conto in sospeso. La casa pignorata, i dipendenti dell’azienda (fallita nel 2012) che da due anni aspettavano lo stipendio e poi chissà cos’altro.

Di fatto, invece, il signor Helg, presidente della Camera di commercio di Palermo, in prima linea contro il racket e la corruzione, ha estorto la somma di 100mila euro in cambio del prolungamento per tre anni di una concessione per la ristorazione dentro all’aeroporto, a condizioni favorevoli.

E questa notizia, che oggi rimbalza un po’ su tutte le testate, per noi di retail&food è particolarmente significativa, in quanto il Dossier aeroporti del numero di gennaio/febbraio, è stato fatto proprio sull’aeroporto di Punta Raisi. E proprio in quell’occasione, abbiamo rilevato una notevole trascuratezza dell’aeroporto. Saracinesche abbassate, soprattutto della ristorazione, malfunzionamento in generale dell’aerostazione, dalle scale mobili fuori servizio per l’accesso ai treni, alla presenza di piccioni che giravano liberamente tra i tavolini dove si consuma del cibo. E nessuno di Gesap (contrariamente a quanto accade normalmente in occasione delle nostre visite agli aeroporti), si è reso disponibile ad accompagnarci per l’aerostazione, raccontarci la situazione dell’aeroporto e motivare tante saracinesche abbassate. Se questo era, anche in minima parte, il modus operandi per gestire le attività commerciali dell’aeroporto, allora si spiegano alcune cose. In ogni causo, un paluso al titolare del marchio Palazzolo che ha avuto il coraggio di denunciare!

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