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Per Jones Lang LaSalle, i segnali che arrivano dall’analisi dei dati del primo trimestre del 2015 confermano le aspettative positive registrate a chiusura 2014: take up stabile in tutti i settori rispetto al Q1 2014, volumi di investimento in crescita – per un totale di circa 2 miliardi di euro – e compressione dei rendimenti generalizzata.

È un mercato, quello del real estate italiano, che attira la fiducia degli investitori sia nazionali che internazionali i quali, trovando ancora mancanza di prodotto in vendita, cominciano a riportare la propria attenzione anche sugli sviluppi di progetti di qualità.

Per quanto riguarda in particolare il settore del retail, i promotori immobiliari, supportati dalle banche che sembrano ricominciare a erogare credito e da investitori pronti a scommettere su iniziative nuove, portano avanti progetti innovativi che attirano l’interesse dei capitali, che non trovano nell’esistente un prodotto adatto alle proprie esigenze.

Tuttavia nel primo trimestre di quest’anno sono stati investiti nel settore retail circa 173 milioni di euro, il 36% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e si è registrata una compressione generale dei rendimenti per tutti i sotto segmenti. Sul lato dei canoni i primi tre mesi del 2015 hanno visto un incremento dei canoni prime per shopping centre a Milano e una stabilità a Roma; un aumento dei canoni HS e Retail warehouse park sia a Milano che a Roma.

Per il prossimo futuro JLL prevede un grande interesse degli investitori per i prodotti cosiddetti good secondary, con taglia e dimensioni ridotte, a causa della carenza di prodotti core.

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