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Prendo oggi, incasso subito con i biglietti al casello e pago domani. Anzi, il saldo tra sette anni nel 2022. Questa la formula con cui il gruppo spagnolo Abertis si sarebbe aggiudicato il 51% della Serenissima: società che gestisce la concessione del tratto autostradale compreso tra Brescia e Padova.

Tuttavia a far la differenza rispetto agli altri pretendenti, tra cui il noto Fondo F2i e Autostrade per l’Italia, sarebbe stata la straordinaria offerta economica, ben 640 milioni di euro, che spinge la valutazione della società a 1,25 miliardi euro. Rumors sostengono che la valutazione dei due competor italiani sarebbe stata rispettivamente di 1 miliardo e di 900 milioni, a fronte tuttavia di un pagamento immediato.

Ma per i soci venditori, Intesa Sanpaolo, Astaldi e Tabacchi (attraverso Re Consult, che ha il 44,8%, e Equiter, che ha il 6,5%) il contratto firmato con il colosso spagnolo equivarrebbe a denaro contante, almeno nella misura in cui le porte del credito tornerebbero ad aprirsi, permettendo a Serenissima di trovare i due miliardi di euro necessari per completare con urgenza la Valdastico Nord (la A31 sino a Trento). L’ultimazione a stretto giro dell’arteria rappresenta la conditio sine qua non per vedersi confermata la concessione sino al 2026.

Gli spagnoli hanno tempo sino a ottobre per ufficializzare l’offerta, mentre si ipotizza un rilancio di F2i, che ha come obiettivo la creazione di un polo autostradale.

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