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Fatturati in discesa e risultati netti in picchiata. È il prezzo, al di là della congiuntura pessima, che le compagnie italiane pagano per la troppa frammentazione e per la mancanza di specializzazione che li rende vulnerabili di fronte alle low cost, ai charter e ai competitor tradizionali.

Che le compagnie aeree italiane siano al collasso è sotto gli occhi di tutti. Un po’ meno le ragioni di una crisi così profonda, sulla quale pesano senz’altro elementi congiunturali, che tuttavia nel caso italiano hanno solo aggravato una situazione legata a un contesto di debolezza strutturale. Nel 2012 si è verificato quello che era già chiaro a partire dai bilanci 2011 (l’ultimo esercizio finanziario per il quale vi sono dati disponibili).

Sul numero di aprile di r&f l’analisi completa e un approfondimento sul nuovo Piano aeroporti di Passera e sul 2013 del travel retail in Italia.

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