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Entro l’anno dovrebbe aprire il primo Eataly in autostrada: la location è quella di Secchia Ovest a gestione Autogrill. Alimentata in questi mesi da infiniti rumors e soprattutto dalle dichiarazioni di intento dei diretti interessati (oltre che dalla curiosità della stampa), la notizia trova finalmente conferma e soprattutto assume contorni precisi.

Ma ripercorriamo le ultime tappe: solo pochi giorni fa Oscar Farinetti, in occasione del Forum Monzani di Modena, si è rivolto così alla platea: «Abbiamo in mente tutto il progetto: abbiamo partecipato alla gara insieme ad Autogrill, speriamo di vincere, è una gara». Il riferimento, esplicito, era all’affidamento dei servizi di ristorazione dell’area Secchia Ovest, lungo l’A1 tra l’allacciamento A22 e il casello di Modena Nord.

A stretto giro è arrivata la dichiarazione, a tal proposito, di Gianmario Tondato da Ruos, amministratore delegato di Autogrill, che ha confermato il progetto senza tuttavia precisare la location, «100-150 km da Milano», specificando però: «faremo un grande punto vendita e se funziona penseremo ad altre aree».

Per avere ulteriori informazioni ci siamo quindi rivolti a uno dei figli di Oscar Farinetti, Nicola, a cui abbiamo chiesto i tempi, le caratteristiche e gli obiettivi dell’iniziativa. Il figlio del patron di Eataly, già responsabile degli store di Roma Ostiense e di Milano Smeraldo (vedi Taglio nastro su r&f di maggio), non si è tirato indietro: «è un progetto che abbiamo in mente da tanti anni: sarà a Secchia Ovest in provincia di Modena, sarà un franchising e per realizzarlo daremo il nostro format e il nostro know how ad Autogrill. In particolare gli daremo una mano a realizzarlo, a mantenerlo e a portarlo avanti. Sarà una metratura importante, interamente presidiata da Eataly, per circa 2mila mq distribuiti su due livelli. Il nostro obiettivo – ha proseguito – è dar da mangiare prodotti di qualità anche a chi viaggia in autostrada. Con Autogrill ci siamo conosciuti, si è creato un bellissimo rapporto e abbiamo deciso di procedere. Sarà la prima fermata in autostrada senza Coca-Cola e Gratta E Vinci, siamo soliti dire… Cerchiamo di arrivare al taglio del nastro entro il 2014».

Interpellato sul fronte economico, a fronte di un mercato, quello autostradale, che risente della crisi, Nicola Farinetti ha dichiarato che «l’obiettivo non è numerico ma filosofico: abbiamo sempre voluto portare il cibo di qualità un po’ a tutti, per cui non c’è nulla di meglio dell’autostrada per continuare il nostro progetto. Quell’Autogrill ha dei numeri chiari e cercheremo di aiutarlo lavorando intorno a quei dati, per vedere se tramite il nostro know how, la nostra passione e soprattutto tramite un’offerta nuova, perché sarà un’offerta completamente nuova rivolta a un utente in viaggio, riusciremo a convincere la gente a prendere l’autostrada apposta per venire da Eataly».

Troppo presto, invece, per parlare di politiche di prezzo: «non siamo ancora arrivati a definire questo aspetto del progetto», ha concluso Farinetti. A.P.

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