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Catullo e Save da tempo erano in trattativa a un tavolo tecnico per la gestione congiunta dell’aeroporto di Brescia Montichiari, con l’obiettivo di sviluppare lo scalo e il territorio monteclarense.

Si legge invece in una nota diffusa dalle due società: “Abbiamo appreso con sorpresa dell’accordo tra Sacbo e l’operatore della logistica, parallelo al tavolo tecnico, di cui Sacbo ha tenuto all’oscuro Catullo e Save, nonostante una lettera d’intenti condivisa tra le parti finalizzata alla costituzione di una joint venture per la gestione congiunta dell’aeroporto di Brescia. L’ultimo incontro negoziale tra le società aeroportuali si era tenuto lunedì 16 marzo, vale a dire solo due giorni prima della notizia dell’accordo tra l’aeroporto di Bergamo e l’operatore della logistica e delle spedizioni”.

Di fatto, si parla del rinnovo con Dhl Express Italy, che Sacbo ha così giustificato: “A fronte dell’aggressione commerciale che veniva da più fronti proprio sui clienti del settore cargo, è un elemento di rafforzamento, che sarebbe stato utile alla creazione della joint venture che, piuttosto, Save ha reso difficoltosa già in sede di trattativa e, poi, interrotto strumentalizzando in modo inaccettabile il rinnovo del contratto Dhl Express”. E ancora, Sacbo, sostiene “di aver operato con assoluta correttezza e nel pieno rispetto di tutti gli elementi contenuti nella lettera di intenti a suo tempo sottoscritta con Save e Catullo”.

Da parte loro, Catullo e Save ritengono il comportamento della società che gestisce Orio al Serio “del tutto censurabile e al di fuori di ogni regola etica, imponendo l’interruzione di qualsiasi ulteriore trattativa con un interlocutore che si è dimostrato inaffidabile”.

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