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La rincorsa ad Amazon da parte di Walmart ha perso uno dei protagonisti, il brand ModCloth. Acquistato dal colosso retail americano nel 2017, il marchio è stato ceduto a Go Global Retail per una cifra che non è stata comunicata. Scelta strategica o fallimento del progetto digitale?

Nato nel 2002, ModCloth vende abbigliamento indie e accessori vintage-inspired a un target femminile fra i 18 e i 35 anni. Presente sopratutto online, ModCloth ha anche aperto diversi showromm e siglato accordi wholesale con Nordstrom prima di entrare a far parte della galassia Walmart.

L’operazione

L’acquisizione da parte di Go Global Retail non stravolgerà l’operatività di ModCloth. L’investitore retail, infatti, ha deciso di puntare sulle capacità digitali del brand a partire dall’innovativo utilizzo di intelligenza artificiale e analisi predittive. Stesso approccio conservativo anche per quanto riguarda il target di riferimento a cui, peraltro, verrà fornita una visione più inclusiva dei propri capi. «Pensiamo che già ora ModCloth abbia tutte le carte in regola per diventare uno dei più forti premium brand nel settore fashion; sia a livello nazionale che globale. Il nostro team di professionisti affiancherà il management esistente per quanto riguarda la strategia digitale, la supply chain e l’operatività», si legge in un comunicato di Go Global Retail.

Le conseguenze

L’investimento in ModCloth, però, fa sorgere qualche domanda sul testa a testa fra Walmart e Amazon. ModCloth, infatti, fa parte di quelle label che Walmart aveva inserito nella propria offerta al pari di Bonobos ed Eloquii per potenziare il catalogo della piattaforma Jet.com (acquisita nel 2016). Peccato che secondo alcune fonti, la perdita del canale online americano sia pari al miliardo di dollari. Cifre che raccontano la distanza fra Walmart e Amazon che ora conta per il 38% dell’intero retail online a stelle e strisce contro il 4,7% della prima.

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