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Il settore dell’alto di gamma si conferma in crescita nel 2012 e ci sono segnali positivi anche per il 2013. è quanto emerso dall’Osservatorio Altagamma tenutosi a Milano lo scorso Ottobre.

I risultati presentati nel corso di quest’ultimo parlano di una crescita trainata in particolare da pelletteria, calzature, accessori, gioielli e orologi, e dai mercati asiatici. Cresce anche lo shopping tax-free nell’Unione Europea.

Analizzando, infatti, le statistiche di Global Blue, che ogni anno elabora decine di migliaia di transazioni tax free di globe shopper in tutto il mondo, si evidenzia una crescita delle vendite in Europa nel 2012 del 28% rispetto all’anno precedente e una previsione per il 2013 del +18 per cento. In tale contesto l’Italia, nel periodo gennaio-settembre di quest’anno, ha fatto registrare un incremento del 32% e rappresenta il secondo Paese europeo in termini di volumi di vendita tax free dopo la Francia.

In Europa, l’importante aumento delle spese complessive dei principali Paesi di origine (Paesi di provenienza dei consumatori), guidati dalla Cina con una crescita pari al 62% rispetto al 2011 (seguita dal Giappone con un +46% e dalla Russia con un +30%), dimostra il desiderio di viaggiare e di includere lo shopping tra gli obiettivi della vacanza.

Tali aumenti sono accompagnati anche da uno sviluppo delle transazioni che rappresenta la crescita numerica dei turisti in partenza. è importante notare come il Giappone sia tornato ad essere un paese di origine molto importante dopo le difficoltà sofferte nel 2011 a causa del terremoto, in cui si era registrato un aumento delle vendite “solo” del 17 per cento.

Infine, analizzando la spesa per nazionalità nel 2012 a livello mondiale, i cinesi hanno staccato ulteriormente gli altri paesi in classifica e ora rappresentano circa il 24% delle vendite globali tax free. Mentre i russi, con una popolazione molto più limitata e un numero di turisti molto più basso, hanno dimostrato il loro straordinario potere di acquisto aggiungendo il secondo posto con una quota di circa il 16 per cento. Questi ultimi, a testimonianza della loro grande affinità con il glamour italiano, rappresentano il primo paese di origine delle vendite in Italia con il 27% contro il 18% dei cinesi che, al contrario,  rimangono i più importanti globe shopper in tutte le altre principali mete turistiche.

Luca Esposito