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È stato pubblicato da Assaeroporti il consuntivo del traffico degli aeroporti italiani nel 2012. Nei 38 scali aeroportuali italiani monitorati dall’associazione appartenente a Confindustria sono transitati quasi 147 milioni di passeggeri con una contrazione del traffico passeggeri pari all’1,3% rispetto al 2011, corrispondente a circa 1,9 milioni di passeggeri in meno. La riduzione del traffico totale dei movimenti degli aeromobili è stata invece del 4,5 per cento.

Guardando la dimensione degli aeroporti, hanno perso traffico gli aeroporti con più di 10 milioni di passeggeri (-1,437 milioni, pari al -2,5%), quelli con traffico compreso tra 5 e 10 milioni (-266mila, ossia -0,6%) e soprattutto quelli con meno di un milione di passeggeri all’anno: -320mila, pari a 6 punti percentuali in meno. Unici a crescere sono gli aeroporti tra 1 e 5 milioni, che hanno guadagnato 124mila passeggeri.

Più interessante vedere il comportamento dei singoli scali.

Tra i maggiori, Fiumicino ha perso l’1,8%, Malpensa il 4%, mentre a crescere sono stati il terzo e quarto scalo, Linate (+1,1%) e Orio al Serio (+5,6%). Sotto si soffre ancora: Venezia -4,6% (ma pesa il ritorno dei voli a Treviso, che infatti ha passeggeri più che raddoppiati rispetto all’anno prima) e Catania, dove il fallimento WindJet ha avuto come risultato una discesa di oltre 8 punti percentuali. Guadagnano qualche decimale Bologna (nonostante i lavori nel terminal) e Napoli Capodichino, mentre scendono molto Palermo (-7,7%) e Roma Ciampino (-5,9%).

Si assestano dopo anni di crescita gli aeroporti pugliesi di Bari e Brindisi – Foggia è invece quello con il risultato peggiore, -87% e solo 7mila passeggeri. L’anno difficile di Torino e Verona di concretizza in una discesa di traffico di oltre 5 punti percentuali ciascuno.

Come detto, sono gli aeroporti più piccoli a soffrire di più. Uno dei risultati più inattesi è la discesa del 13% di Rimini. Dopo anni di crescita, e la prospettiva di arrivare alla soglia psicologica di un milione di passeggeri, lo scalo romagnolo è ridisceso sotto quota 800mila. Peggio di tutti (con l’eccezione di Crotone) sono andati gli aeroporti con meno di 200mila passeggeri: -34% Parma e Bolzano, -32,9% Brescia, -87% Foggia, -13% Grosseto e -23% Siena, un terminal che ha visto 3.745 persone tra chi parte e chi arriva. Scali, questi, a cui il Piano aeroporto finalmente approvato (seppur in forma molto edulcorata) preclude d’ora in poi contributi statali.