Dopo le “stecche” è la volta dei “chioschi”. Expo 2015 si conferma un work in progress: a destare l’attenzione degli operatori in questi giorni è stata la selezione di uno o più concessionari per la gestione del servizio di ristorazione nei sei chioschi gourmet e nella cosiddetta area US6.
Il bando, pubblicato una manciata di settimane fa e in scadenza proprio in questi giorni, include chioschi con una superficie coperta di 56 mq e una zona interna di 30 mq destinati alla preparazione e al deposito delle derrate a cui si aggiunge un’area di pertinenza esterna.
L’unità US6 consiste, invece, in una struttura su due piani realizzata con elementi di vetro e legno e si sviluppa su una superficie lorda indicativa di 400 mq con una parte di pertinenza esterna di 70 metri quadrati. In questo spazio sono previsti due bar: uno al piano terra e uno al primo piano.
Sia per i chioschi sia per la US6 è richiesto un orario di apertura continuativo dalla 10.00 alle 23.00. Il leitmotive dell’offerta dovrà ruotare intorno a un servizio di ristorazione rapida, pratica (con consumo all’esterno dei chioschi), conviviale ed economica ma che nelle intenzioni di Expo dovrà anche essere “innovativa e capace di coinvolgere i visitatori con elementi allestitivi accattivanti e con progetti di entertainment”.
L’assegnazione delle postazioni avviene per 70 punti su 100 per l’offerta tecnica e per 30 punti per quella economica, che prevede delle royalties da corrispondere ad Expo 2015 pari un minimo del 10% del fatturato (IVA esclusa). Le stime di Expo 2015 su base Eurisko parlano di circa 13 milioni di pasti nei 55 giorni di picco della manifestazione e di altrettanti nei 129 giorni non di picco. 26 milioni di consumazioni che verranno ripartite per il 10% in colazioni, per il 69% in pranzi, per il 17% in snack pomeridiani e nel 34% dei casi in cene. Se questi dati sono attendibili, è probabile che sul tavolo di Expo 2015 S.p.A in quel di Pero siano piovute parecchie offerte.
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