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Il marchio californiano di abbigliamento GAP ridurrà la propria rete di distribuzione con 175 chiusure in Nord America, oltre a un numero non specificato di negozi in Europa. Entro quest’anno chiuderanno 140 dei 175 store selezionati. Le motivazioni addotte dal gruppo – come riportato dalla stampa internazionale – sono da ricercare nel cambiamento delle abitudini di acquisto dei clienti.

Questa riorganizzazione potrebbe lasciare senza lavoro circa 250 persone, principalmente in Nord America (tra San Francisco, New York e altre città)  dove rimarranno 500 negozi, GAP e 300 GAP outlet, oltre a una presenza rafforzata sul web. In totale, nei 50 paesi in cui commercializza i propri prodotti, GAP avrà 1.800 punti vendita tra franchising e gestione diretta.

Questa serie di chiusure provocherà una perdita di fatturato di circa 300 milioni di dollari (quasi 270 milioni di euro), a fronte di un giro d’affari nel 2014 (comprensivo di tutto il gruppo GAP, quindi anche Banana Republic, Old Navy, Athleta e Intermix) di 16 miliardi di dollari (14,6 miliardi di euro). L’operazione punta a migliorare la redditività complessiva, considerando che il primo trimestre del 2015 ha registrato un calo di fatturato del 10 per cento.

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