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Stefanel, storica azienda trevigiana dell’abbigliamento nata alla fine degli anni ’50 con il nome di Maglificio Piave, muove un primo passo verso il concordato preventivo.

La società, si legge in una nota, “ha valutato e deliberato al fine di ottenere gli effetti protettivi del patrimonio della società previsti dalla normativa applicabile a tutela di tutti gli interessi coinvolti, di presentare domanda di ammissione al concordato preventivo ‘in bianco’ o ‘con riserva’, procedura nell’ambito della quale la società si riserva di poter presentare un ricorso per l’omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti”. In sostanza, si tratta di una forma nella quale si continua a operare dal punto di vista industriale, e nel frattempo si delibera un accordo con i creditori sotto la supervisione del Tribunale.

Nei primi sei mesi dell’anno Stefanel ha registrato una perdita superiore a 13 milioni di euro e il patrimonio è risultato negativo per 11,5 milioni. È dal 2008 che la società tenta di recuperare il debito con le banche, salito ormai a 85 milioni di euro. Anche i ricavi si sono contratti ulteriormente, arrivando a 67,4 milioni nel primo semestre 2016, dai 77,2 milioni dello stesso periodo dell’anno prima.

Giuseppe Stefanel ha smentito tuttavia i rumors su una possibile cessione delle quote appartenenti alla famiglia, pari al 56,5% del capitale.

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