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Dopo la Spagna e l’America Latina, la cook room di Glovo arriva anche in Italia. La piattaforma internazionale di delivery ha inaugurato il primo spazio tricolore a Milano. Obiettivo: rafforzare le potenzialità del food delivery, sia per i partner che per gli utenti finali. 

Grazie a una rete di oltre 5mila partner in più di 100 città italiane, Glovo ha deciso di aprire a Milano la prima cook room italiana per sostenere il costante incremento degli ordini attraversi l’app, sgravare le cucine dei ristoranti dal rischio saturazione e abilitare i brand a testare i propri prodotti sul mercato cittadino senza aprire necessariamente una sede fisica.

Il progetto

La cook room di Glovo è uno spazio riservato a chef e rider, che migliora l’efficienza del delivery e offre un servizio aggiuntivo agli esercizi commerciali che lavorano con la piattaforma. Il consumatore ordina, come di consueto, tramite l’app ma il corriere di Glovo ritira l’ordine direttamente dalla cook room piuttosto che dal ristorante. Equipaggiata con cucine professionali dotate di ogni utensile e fornitura necessaria agli chef, che qui preparano solamente piatti pronti per essere consegnati, la cook room milanese ospita fino a sei partner. Una compresenza che, in futuro, potrebbe rendere possibili ordini che mettono insieme le specialità di diversi partner oppure il cibo preparato in loco e prodotti di largo consumo forniti da altri partner esterni.

I brand e le possibilità

«Il progetto cook room rappresenta per Glovo uno dei pilastri centrali della strategia di crescita. Dopo una fase pilota in Spagna e in America Latina, abbiamo voluto portare l’innovazione della cook room anche in Italia, avviando il progetto in una città dinamica come Milano. Offrire uno spazio in outsourcing a realtà del mondo della ristorazione ci consente di tenere insieme due aspetti fondamentali del delivery: l’opportunità di sviluppo ulteriore del business per i partner e il valore aggiunto per il consumatore finale», ha affermato Elisa Pagliarani, general manager di Glovo Italia. Lo sanno bene i brand che per primi hanno colto questa occasione. Tomatillo, nato solo sei mesi fa, si è posto l’obiettivo di diffondere in Italia i sapori e le fragranze della vera cucina messicana. Ha all’attivo un punto vendita a Scalo Milano Outlet & More e, con l’aiuto di Glovo, vuole imporre il marchio all’attenzione del pubblico preparando il terreno alla prossima espansione su strada. Pacifik Poke, la prima realtà ad aver portato il poke e altre specialità hawaiane a Torino, ha invece visto nella cook room l’opportunità per sbarcare a Milano in anticipo rispetto all’apertura del suo primo locale in città. Stessa cosa per l’hambugeria italiana in stile newyorkese BUN (che da Il Centro di Arese si sposterà prossimamente in centro città). Infine, Pescaria, già partner di Glovo in città, si appoggerà alla cook room per sperimentare la formula “solo fritti”.

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