Nel primo weekend dal lockdown delle attività retail sul territorio nazionale, Esselunga si prepara a svolgere il ruolo di “servizio di prima necessità” per consentire la spesa ai clienti; a partire da quanti decidono di acquistare online.
«Aiutate ad aiutarvi a far la spesa», è il messaggio del ceo Sami Kahale che si rivolge ai clienti dell’insegna GDO Esselunga per confermare l’apertura dei propri punti vendita e il potenziamento delle operazioni di delivery.
La situazione
Grazie all’apporto di oltre 2.500 fornitori, Esselunga conferma la disponibilità degli alimentari così come hanno fatto tutte le altre aziende della grande distribuzione in Italia. Ai clienti, però, viene chiesto di rispettare le distanze di sicurezza (anche mentre si attende l’ingresso in fila), di non affollare i negozi (sopratutto alle prime ore del mattino), non fare spese eccessive e oltre le reali necessità, utilizzare tutti i parcheggi disponibili. Tutto il personale all’interno sarà munito di mascherine, guanti monouso e disinfettante da taschino.
L’eCommerce
Per quello che riguarda l’eCommerce, il ceo Sami Kahale ha precisato: «Abbiamo registrato un’esplosione della domanda. Il mercato online alimentare in Italia vale complessivamente circa l’1% del totale. I mercati più avanzati in Europa e nel mondo si attestano tra il 4% e l’8%. In Esselunga siamo al 4% e le richieste ricevute in questi giorni ci portano sopra al 20%, cinque volte il livello attuale. È evidente che nessuno può soddisfare un balzo percentuale del genere. I tempi di consegna si stanno assestando sulle due settimane. Per questo abbiamo definito un limite di una spesa per cliente per settimana e sono già in atto potenziamenti di natura straordinaria sulle preparazioni delle spese e sulla logistica. Vista l’eccezionale situazione, abbiamo avuto, e non escludiamo di avere nei prossimi giorni, delle criticità nell’area di Milano. Ci scusiamo per qualsiasi disservizio creato e ringraziamo la nostra clientela per la pazienza e la comprensione. Ricordiamo, comunque, che non esistono problemi di approvvigionamento su tutta la nostra rete».
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