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Coinvolto dalla serrata dei punti vendita della ristorazione, Miscusi potenzia l’eCommerce aprendo la propria Bottega uno spazio digitale dove acquistare tutti gli ingredienti per riprodurre i piatti cult della tradizione italiana; a base di pasta, ovviamente.

Specializzato nella produzione e somministrazione di piatti pronti a base di pasta fresca, Miscusi ha dovuto accelerare un progetto già in cantiere per rispondere alla chiusura del proprio network di negozi.

L’eCommerce

Con il claim Facci vedere di che pasta sei fatto. Resta a casa, meglio se in cucina, Miscusi aggiunge un servizio ulteriore per rimanere in contatto con i propri clienti. Ma come funziona? Basta collegarsi al sito di Miscusi per accedere a uno scaffale digitale in cui si possono acquistare sia delle combinazioni consigliate sia i singoli prodotti (tre diverse trafile di pasta fresca e dieci diversi condimenti). La spesa viene consegnata dai ragazzi di Miscusi senza alcun tipo di contatto con chi la riceve nei due giorni successivi all’ordine. Al momento la consegna è attiva solo su Milano (dove è anche possibile ordinare i piatti pronti della catena tramite Glovo) ma verrà estesa a tutte le città in è presente il e compatibilmente con le disposizioni regionali e governative.

L’intervista

L’avvio della Bottega, però, è solo una parte delle iniziative avviate da Miscusi per affrontare l’emergenza Coronavirus. Per fare il punto sulle strategie del brand, abbiamo intervistato Alberto Cartasegna, ceo e founder di Miscusi.

Come avete reagito al diffondersi dell’emergenza Coronavirus?

Abbiamo deciso di chiudere i nostri 10 store dislocati a Milano, Bergamo, Pavia, Torino, Firenze e Verona prima dell’arrivo del decreto del 12 marzo. Questo perché, da un lato, non era semplice gestire e garantire al 100% la sicurezza dei nostri 300 dipendenti fra cucina e sala. Una situazione difficile per il brand che fa della convivialità e della condivisione il punto di forza del proprio servizio, tanto che ci piace definire la nostra forza lavoro la “Miscusi Family”. Dall’altro lato, a fronte di indicazioni ancora poco chiare sui comportamenti da tenere fuori casa, volevamo dare il nostro contributo nell’azione di contrasto e contenimento del contagio.

Poi è arrivato il decreto.

Ci siamo subito attivati per informare i nostri dipendenti e aggiornarli sulle disposizioni in vigore, sia da un punto di vista sanitario che da un punto di vista operativo. Da subito ci era chiaro che per trovare una soluzione all’emergenza avevamo bisogno di un po’ di tempo per recepire e mettere in atto le pratiche corrette per rimanere operativi in una situazione condizionata da costanti e repentini cambiamenti. Ancora in questi giorni, per esempio, il nostro responsabile HR sta contattando uno a uno i nostri dipendenti per trovare la soluzione personalizzata più adeguata in base al ruolo ricoperto e alla mansione svolta all’interno di Miscusi. Più in generale, stiamo facendo ricorso allo smaltimento delle ferie arretrate e al Fis oltre ad aver attivato un’assicurazione ad hoc.

Per continuare a operare avete fatto ricorso al delivery?

Per quanto riguarda il delivery, la chiusura iniziale delle cucina ha portato a una sospensione del servizio in partnership con Glovo che è ripartito a fine marzo appoggiandosi sul solo punto vendita di Isola a Milano che servirà tutta la città.

In termini di espansione della rete, quante aperture sono state messe in pausa?

Le aperture previste per il 2020 erano 10 in totale, di cui quattro già cantierizzate. Ovviamente, tutte queste operazioni sono bloccate per decreto quindi attualmente il network Miscusi rimane di 10 punti vendita. Confidiamo di riprendere i lavori una volta che la situazione sarà tornata alla normalità.

Questione canoni di locazione: come vi state muovendo?

Stiamo ancora valutando come muoverci, non abbiamo preso una decisione vera e propria. In questo momento, l’obiettivo è quello di aprire un dialogo con i proprietari degli stabili in cui siamo in affitto. Certo, ci rinfranca sapere che possiamo contare su rapporti di lungo periodo con i landlord.

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