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Nonostante la chiusura forzata, Löwengrube non ha smesso di lavorare in vista della ripartenza. E ora che la Fase 2 è iniziata, la catena di ristorazione in franchising è pronta a mettere a disposizione dei propri clienti una serie di novità per agevolare la customer experience.

Dal 7 maggio, e in modo graduale, le bierstube Löwengrube di Ancona, Bologna, Civitanova, Cosenza, Lucca, Limite, Nichelino e Torino riprenderanno il servizio in modalità delivery e take away. Successivamente, in base all’evolversi dell’emergenza Covid-19 e in base ai conseguenti provvedimenti normativi, torneranno operativi anche i punti vendita all’interno di stazioni, aeroporti e centri commerciali.

Delivery via app

Fra le prime novità introdotte da Löwengrube c’è il go live di una app di proprietà dedicata al delivery. Oltre alla normale consegna a casa, questa modalità di servizio porterà un angolo di Baviera ovunque si trovi l’utente. Che sia al parco o in spiaggia, grazie alla funzione di geolocalizzazione il cliente potrà accedere al servizio del ristorante più vicino in pochi semplici tap. Per mantenere alto il livello di qualità e l’autenticità dell’esperienza, sarà direttamente il personale dei punti vendita a consegnare cibo e bevande in costume tipico bavarese. Un modo per mantenere intatto il legame con l’atmosfera che, dal 2005, caratterizza i punti vendita Löwengrube richiamandosi all’immaginario dell’Oktoberfest.

Da ristorante a birroteca

Per questo stesso motivo, i ristoranti della catena fondata da Pietro Nicastro e Monica Fantoni si trasformeranno in birroteche. Attraverso l’app sarà quindi possibile acquistare birre bavaresi spillate sul momento e imbottigliate. Un modo per non rinunciare a uno degli elementi essenziali della cultura bavarese. A cui si accompagna la possibilità di ricevere a casa prodotti freschi da cucinare in autonomia grazie alle scrupolose istruzioni fornite dagli chef della catena.

Il drive-in e il ritorno in store

Alla sua riapertura, il locale di Limite sull’Arno sarà il primo a sperimentare la corsia drive, che consentirà di ordinare e ritirare cibo e bevande comodamente seduti nella propria auto. Un modello si servizio che richiama quello dei casual restaurant e fast food americani: «Negli Usa questo servizio avviene normalmente anche per le farmacie, da noi invece lo prevedono solo le grandi catene», ha affermato Pietro Nicastro. Prossimo passo, la riapertura al pubblico: «Già due anni fa avevamo sperimentato una tecnologia per permettere ai clienti di ordinare in autonomia dal tavolo, che avevamo abbandonato perché preferivamo coltivare la relazione con il nostro personale, una caratteristica fondamentale del nostro format. Oggi forse la recupereremo», ha concluso Nicastro.

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