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Ingka Centres, divisione centri commerciali di Ingka Group con un portfolio di 45 centri in 15 mercati tra Europa, Russia e Cina e 480 milioni di visitatori l’anno, ha annunciato che Tiare Shopping, Elnòs Shopping e un centro in Spagna hanno riaperto con successo.
Dei 45 Meeting Places di Ingka Centres aperti prima delle restrizioni dovute al COVID-19, solo i 14 a marchio MEGA in Russia, due in Portogallo, uno in Spagna e uno nel Regno Unito rimangono chiusi.

E gli ultimi dati relativi ai flussi continuano a mostrare un ritorno di clientela incoraggiante in tutto il mondo.
Nel merito del mercato Italia, Tiare Shopping, in Friuli-Venezia Giulia, ha visto il 92% dei visitatori abituali tornare nella prima settimana dalla riapertura, mentre Elnòs Shopping in Lombardia e LUZ Shopping nel sud della Spagna hanno registrato nei primi giorni di attività un’affluenza rispettivamente del 50% e del’82% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso.

In Cina, i visitatori dei centri LIVAT di Pechino e Wuxi in aprile hanno raggiunto il 67 e l’81% dei numeri totalizzati nel 2019. Il LIVAT Wuhan è stato il centro più colpito, e, due settimane dopo la riapertura, si è attestato al 45 per cento. Ingka Centres sottolinea che i visitatori mostrano una maggiore propensione di spesa, con il fatturato del LIVAT Centre Wuxi che ha raggiunto il 104% dell’equivalente periodo del 2019.

Le dichiarazioni
«Le vendite e l’afflusso di persone nei nostri Meeting Places continuano a superare le nostre aspettative, e, grazie alla resistenza dei nostri tenant, circa il 90% dei negozi è ora aperto – ha dichiarato Gerard Groener, managing director di Ingka Centres (vedi la recente intervista rilasciata da Gerard Groener a retail&food) – Naturalmente, le restrizioni rimangono e vengono rigorosamente rispettate, ma siamo soddisfatti della maturità e della responsabilità che le nostre comunità stanno dimostrando nel mantenere un effettivo distacco sociale. Gli esercizi commerciali ancora chiusi operano principalmente nei settori F&B, kids e intrattenimento, dove rimangono giustamente in vigore restrizioni più severe, ma non vediamo l’ora di riaprirli in modo sicuro al momento opportuno».

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