Nel mezzo della tempesta Coronavirus, il retail USA ha dovuto fare i conti con il lockdown. Una situazione in cui solo alcuni brand sono riusciti a tenere la barra dritta. Fra questi c’è Macy’s che è riuscita ad assicurarsi 4,5 miliardi di finanziamenti per la ripresa post-pandemia.
Con questa nuova liquidità disponibile, Macy’s si è assicurata i fondi necessari per far fronte ai costi del proprio business in questo momento. Compresi gli acquisti per il nuovo merchandise e il pagamento del debito che verrà maturato nell’anno fiscale 2020-21.
Effetto lockdown
Il 9 giugno sono stati pubblicati i dati sul primo trimestre (concluso al 2 maggio): calo delle vendite del 45% a quota 3 miliardi di dollari contro i 5,5 miliardi dello stesso periodo 2019. Da qui, una perdita netta di 652 milioni di dollari solo parzialmente mitigata dal buon risultato delle vendite online. A pesare è stata la chiusura forzata di circa 775 punti vendita della rete Macy’s negli Stati Uniti; ora in progressiva riapertura. «Siamo soddisfatti dalla forte domanda da parte di nuovi investitori nel nostro bond. Questo ci ha permesso di stringere i prezzi e aumentare il volume della nostra offerta. L’alta qualità del nostro portfolio real estate, inoltre, ci ha facilitato i compiti»., ha affermato il ceo Jeff Gennette.
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