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Intervista a Stefano Ferrario, responsabile comunicazione DotLog.

La prima parte dell’anno è stata caratterizzata dal lockdown nazionale. Che impatto ha avuto sulle vostre performance?

Non abbiamo ancora dati definitivi relativi all’interno del consorzio. Indicativamente, però, il volume delle trattative è raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Certo, si tratta di trattative complesse perché spesso il committente non ha le idee molto chiare su come approcciare il mercato.

Eppure eCommerce e delivery sono diventati driver essenziali nell’ambito retail. Che passi dovrebbe fare un brand per completare l’integrazione omnicanale?

È difficile riuscire a ottenere un eCommerce performante se non ci si approccia ai mercati online con una visione strategica omnicanale. Il vero passaggio da compiere è una trasformazione culturale che veda nello store online lo
strumento per una accelerazione alla digital transformation di tutta l’organizzazione. Significa organizzare il proprio business in funzione del consumatore moderno, sempre più fluido nel muoversi tra i diversi canali. La sfida è creare una rete in cui scorre un continuo scambio di informazioni. E non a caso i nostri clienti ci richiedono di essere supportati in questo processo di integrazione che, a caduta, si ripercuote in una riduzione dei costi, dovuta a maggior fluidità dei processi, minori margini di errore e consumatori più soddisfatti. Definiamo il nostro metodo di fare logistica “a costo zero” perchè il costo della logistica viene assorbito dal risparmio del processo.

Come sono organizzati i vostri magazzini e quali dotazioni tecnologiche impiegate?

DotLog è un consorzio di diverse aziende che si avvalgono del “magazzino disorganizzato” più adatto al dinamismo del mercato online che ha imposto modifiche strutturali anche per quanto riguarda la distribuzione degli articoli
sugli scaffali, così da assecondare la velocità dell’evasione degli ordini. La soluzione più funzionale è di riporre la merce nel vano libero disponibile più vicino: le SKU diventano l’unità di identificazione interna, unica e univoca
per la gestione di questo ordine randomizzato. Questo permette di sfruttare oltre il 95% delle superfici disponibili per lo stoccaggio, un risparmio di quasi il 30% sulle tempistiche di lavorazione e una maggior flessibilità nelle gestione delle variabili dettate dalle caratteristiche della merce.

Che soluzioni software adottate? E che reportistica possono ottenere i retailer?

In DotLog ci occupiamo di sviluppare software dedicati al mondo della logistica, per il miglioramento del workflow. Abbiamo sviluppato il WMS di gestione del magazzino @Log per snellire diversi processi, dal picking alla spedizione,
e consentire un monitoraggio costante sugli ordini e le giacenze. Un unico software che offre una visione d’insieme della supply chain, in grado di relazionarsi anche con i principali sistemi amministrativi, per semplificare la fase di fatturazione. Per il calcolo delle spedizioni al prezzo più conveniente, inoltre, DotLog si avvale di GSped, software
per verificare qualità, costi e velocità dei vettori di consegna. Tutti i dati sono sempre disponibili in real time: il cliente può sapere in ogni momento lo stato delle attività svolte, in corso e in programma.

Che ulteriori evoluzioni ci si possono attendere in termini di offerta?

Ecologia e velocità saranno due fattori determinanti. Mezzi ibridi, consegne dell’ultimo miglio sempre più affini ai nuovi bisogni degli utenti come i locker nei condomini o “il sistema Alfred” che vede trasformare le edicole in nuovi punti di ritiro e digitalizzazione di tutti i processi interni ed esterni saranno le leve per affrontare il futuro.

N.G.

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