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Il nuovo giro di vite che sta accomunando tutti i mercati europei potrebbe costare a Primark una perdita di -375 milioni di sterline di ricavi. A dirlo è una nota del marchio, di proprietà dell’azienda AB Foods che ha presentato i conti di fine anno fiscale (chiuso il 12 settembre) segnati da un calo del -60% dei profitti operativi e del -24% alla voce ricavi. 

A pesare sulle performance di Primark, e della parent company AB Foods, è stato il diverso andamento della pandemia Covid-19 sui mercati globali in cui opera il marchio, nonché le differenti strategie attuate dai singoli governi per diminuire i contagi.

Operatività ridotta

Dopo la prima fase di lockdown generalizzati, Primark ha ripreso le operazioni in modo graduale scontando una perdita in termini di vendite a perimetro costante del -12% in Gran Bretagna, del -17% nel resto d’Europa e del -10% negli Stati Uniti. A poco sono servite le 12 nuove aperture a fronte di circa il 19% del network globale in Irlanda, Francia, Belgio, Spagna e Slovacchia che risulta ancora chiuso. Una prospettiva che potrebbe aggravarsi in vista della nuova serrata Oltremanica (dal 5 novembre al 2 dicembre secondo le ultime indiscrezioni) e portare alla perdita di ulteriori 375 milioni di sterline di ricavi.

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