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Il 9 dicembre apre a Torino Green Pea: il primo green retail park dedicato al tema del “Rispetto”.

L’immobile, ubicato al Lingotto di fianco al primo Eataly aperto nel 2007, include 66 negozi, un museo, 3 luoghi di ristorazione, una piscina, una spa e un club dedicato all’Ozio Creativo. In totale, 72 luoghi di Bellezza e Rispetto in cui scoprire prodotti studiati per durare a lungo e che, giunti a fine vita, si possano riutilizzare o riciclare.

Green Pea, ovvero pisello verde. Questo piccolo legume è il simbolo del Rispetto: rotondo come la Terra e verde come dovrebbe essere il nostro Pianeta.

Azienda, partner, management

Oscar Farinetti e Francesco Farinetti (foto di Francesca Martino)

La Green Pea S.r.l. è una newco, 90% della Eatinvest S.p.a – di cui maggiori azionisti sono le famiglie Farinetti 60% e Nocivelli 20% – e 10% della famiglia Orecchia, storici imprenditori nel fashion a Torino, dove sono punto di riferimento da tre generazioni con il loro flagship Vestil. Presidente e amministratore delegato è Francesco Farinetti, figlio più grande del fondatore Oscar, classe 1980, già AD di Eataly, dove ora ricopre il ruolo di vicepresidente.

L’edificio Green Pea è di proprietà della Eataly Real Estate S.r.l., società proprietaria, tra gli altri, degli immobili di Eataly Ostiense Roma e Eataly Smeraldo Milano, che ha investito 50 milioni di euro nel progetto Green Pea, tra l’acquisizione del terreno e la costruzione del building.

L’offerta
L’edificio presenta una superficie di 15.000 mq distribuiti su 5 piani, dedicati a cambiare il rapporto con l’energia, il movimento, la casa, l’abbigliamento e il tempo libero. Più di 100 partner e un pisello verde su ogni prodotto in vendita.

Il piano 0 è dedicato al tema Life: proposte dei main partners FCA, Iren, Enel X, TIM, UniCredit, Mastercard, FPT Industrial e, come Partner tecnologico, Samsung. E poi il Green Pea Discovery Museum, la Città di Torino, Smat, Argo e la Lavanderia Naturale Iride.

Il piano 1 è dedicato al tema Home: oltre 40 partner tra i quali Whirlpool, Valcucine, Roda, Gervasoni, Riva 1920, Pianca, Rubelli, Artemide, Driade e FontanaArte, sotto la guida del Home Brand Director Pierangelo De Poli.

Il piano 2 è dedicato al Fashion: i migliori marchi della moda sostenibile italiana e internazionale tra i quali Borbonese, Timberland, PT Torino, Patagonia, ESEMPLARE, oscalito1936, Drumohr, Giampaolo, Ecoalf, North Sails, Dedicated e Ortigni sotto la guida del Fashion Brand Director Roberto Orecchia. E poi sartoria del passato e del futuro, con la avatar factory Igoodi.

Il piano 3 è il luogo dedicato alla Bellezza: le migliori firme italiane dell’abbigliamento – Ermenegildo Zegna, Brunello Cucinelli, Herno e SEASE – proporranno concept store dedicati a Green Pea. E, parallelamente, cosmesi, libri, cultura e cibo, insieme. Da un nuovo format di Sartoria Cosmetica con Allegro Natura a un Bistrot Pop, 100 Vini e Affini, in collaborazione con Fontanafredda e Affini, sino a un Ristorante Stellato, Casa Vicina, gestito dalla famiglia Vicina.

Il piano 4 ospita un esclusivo, ma inclusivo, Club sul Rooftop dedicato all’Ozio Creativo, con l’alkemy Spa, Cocktail Bar e la prima infinity pool di Torino affacciata sull’arco alpino: l’Otium Pea Club, curato da To Be srl.

Green anche il building

Il building Green Pea dimostra l’efficacia della produzione di energia attraverso l’impiego di fonti rinnovabili che garantiscono alta efficienza e riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera. L’edificio è infatti alimentato tramite pozzi geotermici, pannelli fotovoltaici e solari, elementi per la captazione di energia eolica e per il recupero dell’energia cinetica. Queste soluzioni energetiche sono rese accoglienti e parlanti dall’intero edificio. Se si vuole approfondire, nel Green Pea Discovery Museum, che accoglie tutti i visitatori di Green Pea, si trovano percorsi adatti a tutte le età per scoprire il funzionamento di queste tecnologie nel modo più efficace: attraverso esempi da toccare con mano.

Le dichiarazioni

“Riteniamo che, in un modello sociale basato sui consumi, occorra indirizzare il commercio verso valori utili al benessere vero, il quale può esistere solo se in equilibrio con gli altri umani – dichiara Oscar Farinetti, fondatore di Eataly e Green Pea – Lo scenario non è complicato da leggere. Il problema principale consiste nella compatibilità tra le attività volte al miglioramento della vita e la salute del pianeta. Il 90% degli scienziati ci dice che il nostro modo di consumare è diventato incompatibile. Da un lato produciamo energia immettendo nell’atmosfera una quantità di CO2 eccessiva che altera il clima, da un altro lato costruiamo oggetti e produciamo cibo inquinando terra, acqua e aria, da un altro ancora non smaltiamo i rifiuti in modo corretto, infine sopprimiamo alberi. Quando il 90% degli scienziati dice una cosa, normalmente ci azzecca. È giunto il momento di modificare il nostro modo di consumare. Green Pea nasce per questo. Si pone l’obiettivo di dimostrare che vi è la possibilità, subito, di vivere in armonia con il pianeta senza rinunciare al bello. Poiché ci sembra di aver raggiunto questo scopo già con Eataly per quanto riguarda il cibo, dunque l’agricoltura, ora ci proviamo con le altre principali attività di consumo: muoversi, abitare, vestirsi e poi stare puliti, in forma e sapienti. È un progetto nuovo, dunque incominciamo da Torino, la città italiana che inventa… da sempre”.

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