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Intervista a Pietro Tonussi, business developer manager Southern Europe di Axis

Nel mondo post-Covid, come sono cambiate le priorità in termini di sicurezza per il retail?

Lo scenario nel mondo retail è cambiato moltissimo. Il Covid ha messo a dura prova tutti i security manager delle aziende. Prima della pandemia ci si occupava principalmente di loss prevention e sicurezza della struttura contro possibili danneggiamenti, sia fisici che virtuali. Successivamente, si è passati alla sicurezza di clienti e dipendenti. Non che prima questa attenzione non ci fosse, ma la pandemia ha cambiato le priorità. Ed è emersa la mancanza di comunicazione fra i vari silos delle aziende.

In che modo la tecnologia è riuscita a superare queste barriere?

Prendiamo la questione del contingentamento degli ingressi. All’indomani del primo lockdown in molti si sono mossi su soluzioni tattiche come lettori termografici a mano, hostess e inservienti per il controllo fila. Mentre, come è successo in qualche caso, implementando un occupancy estimator con tanto di schermo su cui viene mostrato il numero di persone presenti rispetto al totale dell’occupabilità, magari ricordandolo anche con un messaggio audio, si possono ottenere effetti diversi che fanno bene tanto alla sicurezza quanto al marketing, alle vendite, alla gestione delle risorse umane, ecc.

In particolare, qual è stato il tipo di servizio offerto da Axis?

Ci siamo attenuti al nostro ruolo consulenziale con un approccio di co-progettazione assieme al cliente. L’obiettivo è stato quello di fornire soluzioni su misura che avessero come perno la gestione integrata dei diversi aspetti della sicurezza. In particolare, abbiamo agito per migliorare gli asset già presenti in casa del brand. Con l’aggiunta di un software di data analysis, per esempio, una telecamera può trasformarsi in qualcosa di più che un semplice strumento di sorveglianza. In generale, però, il problema principale che stiamo affrontando insieme ai nostri partner è quello dello scaglionamento degli ingressi che impatta fortemente sulla customer experience in negozio.

Eppure, in questo momento, gli investimenti in tecnologia possono risultare un costo troppo eccessivo per i retailer. In che modo, quest’ultimi, possono mettere a valore le implementazioni innovative?

La capacità e la necessità di mettere insieme i bisogni dei diversi stakeholder presenti all’interno di una stessa realtà commerciale diventa la priorità principale per riuscire a valorizzare gli investimenti in tecnologia. In un periodo
di forte razionalizzazione della spesa, anche la figura del security manager deve evolvere in quella del risk manager e
quindi approcciare il tema sicurezza in modo olistico e trasversale, in collaborazione con le altre strutture organizzative: da chi si occupa di IT ed eCommerce a chi prepara le campagne marketing passando per la logistica e le risorse umane.

N.G.

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