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Riparte il progetto del grande shopping mall di Segrate. Ad annunciare la svolta è stata Westfield Milan, joint venture tra il colosso mondiale dei centri commerciali Unibail-Rodamco-Westfield e Gruppo Percassi attraverso Arcus Real Estate.

Il piano, che si era bruscamente interrotto durante la pandemia, riprende vita con una nuova progettazione degli interventi sull’area dell’ex Dogana di Segrate, alle porte di Milano.

A occuparsi della prima fase di sviluppo, che riguarderà il centro commerciale, sarà One Works, società di architettura e ingegneria che ha firmato, tra gli altri, la piazza Tre Torri di CityLife. Superato il periodo del Covid, la nuova sfida è quella di “reinventare il modo di stare insieme delle persone” ha dichiarato Leonardo Cavalli, managing partner di One Works, perché “il mondo è cambiato e guarda al territorio urbano come uno spazio concavo, accogliente per tutti, uno spazio davvero aperto, pubblico, comune e condiviso”.

Sostenibilità e basso impatto ambientale saranno al centro del programma. “In un innovativo alternarsi tra spazi aperti e strutture chiuse, l’attenzione alle aree verdi e alla vivibilità degli spazi sarà il leitmotiv dell’intera area, che includerà un centro commerciale in linea coi nuovi scenari, oggetto della prima fase progettuale”, fa sapere Wesfield Milano.

Il nuovo progetto sarà aggiornato e ridisegnato ascoltando anche la voce dei segratesi. la società ha infatti annunciato di aver anche avviato un’importante fase di analisi dei bisogni di cittadini, istituzioni, stakeholder economici ed enti del terzo settore mediante un’indagine quali-quantitativa affidata a Nomisma.

Nonostante il periodo di stop, nel corso degli ultimi 3 anni Westfield Milano ha comunque confermato l’impegno nell’esecuzione delle opere essenziali alla realizzazione delle infrastrutture stradali, tra cui la Cassanese Bis, un importante investimento di 150 milioni di euro che fungerà da catalizzatore per ulteriori investimenti nella zona Est di Milano.

Prima del blocco dei lavori, il mega mall era previsto su area commerciale da 155mila metri quadrati, con 300 negozi, 50 brand di lusso italiani e internazionali, 80 fra ristoranti e locali di alto livello e un investimento totale di 1,4 miliardi di euro. Tra gli accordi commerciali, anche l’ingresso in Italia di Galeries Lafayette.

Al momento, la società non ha fornito ulteriori informazioni sulla tempistica.

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