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Annunciato per fine 2019, in arrivo il prossimo aprile, è partito il countdown per l’apertura di Mercato Centrale a Milano. Un’operazione che si inserisce all’interno della più generale riqualificazione della zona di piazza Duca d’Aosta antistante la Stazione Centrale di Milano. 

Nato nel 2014, il progetto di Mercato Centrale è il risultato dell’incontro fra l’imprenditore Umberto Montano e il gruppo Human Company. Un sodalizio dal quale, ad aprile 2014, hanno preso il via le attività del punto vendita di Firenze che ha comportato il recupero del mercato coperto di San Lorenzo, uno spazio di 3.000 mq a lungo abbandonato che è tornato disponibile e fruibile per i cittadini e i turisti del capoluogo toscano.

Il format

Alla base del format Mercato Centrale c’è una vision che parte dal recupero e dalla riqualificazione di vecchi locali abbandonati in luoghi nevralgici delle città. In questo senso, la prossima apertura di Milano attesa per l’8 aprile rappresenta un’ulteriore sviluppo. In collaborazione con Grandi Stazioni Retail, Ferrovie dello Stato e il Comune di Milano, infatti, il punto vendita meneghino si inserisce all’interno della valorizzazione dell’area urbana intorno a piazza Duca d’Aosta e della Stazione Centrale andando a occupare la stecca commerciale prospiciente piazza Quattro Novembre. La struttura, di circa 4.500 mq (a cui si aggiungono 200 mq di dehor), sarà dislocata su due piani e ospiterà oltre 25 artigiani del gusto con la migliore offerta gastronomica del territorio locale, regionale e nazionale. Il tutto per un investimento complessivo di oltre 7 milioni di euro che darà lavoro a circa 350 addetti.

Più di un semplice negozio

L’annuncio della data di apertura del nuovo punto vendita di Mercato Centrale è avvenuto durante l’evento Il Mercato Centrale, il quartiere e la città tenutosi il 14 febbraio. Un’occasione per interrogarsi sul rapporto fra spazio urbano e offerta commerciale in un’ottica di inclusività e partecipazione: «Anche qui a Milano – ha affermato Umberto Montano – il nostro progetto si fa luogo di incontro tra il buon cibo e la cultura». Una tendenza che, da Expo in poi, ha caratterizzato la piazza milanese inserendosi nel contemporaneo sviluppo della città: «L’apertura di Mercato Centrale rappresenta un importante tassello del piano di rigenerazione in corse nell’area della Stazione. Siamo partiti con la riqualificazione delle aiuole di piazza Duca d’Aosta, nei mesi scorsi sono stati aperti i dehor e realizzati i nuovi spazi pedonali sul lato di Luigi di Savoia e sono partiti anche i lavori per il parcheggio sotterraneo. Un lavoro possibile grazie alla sinergia tra risorse e volontà pubbliche e private e al confronto con le associazioni del territorio che continuerà con l’obiettivo comune di dare nuova vita a tutti i Magazzini Raccordati», ha ricapitolato l’assessore all’Urbanistica, Pierfrancesco Maran.

I numeri

In attesa dell’apertura di Mercato Centrale Milano, quindi, rimangono i numeri: l’insegna conta oggi cinque punti vendita in cui trovano posto oltre 100 botteghe artigiane. Qui transitano circa 100 milioni di visitatori all’anno per un fatturato cumulato di circa 53 milioni di euro nel 2019 e un Ebitda complessivo di 4,7 milioni di euro.

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